Sono ormai passati tre anni da quando abbiamo raccolto l’invito di Francesco, operatore della Caritas a Sollicciano, di aiutarlo a soccorrere alcune situazioni di assoluta indigenza nel carcere. Sembra impossibile, ma il carcere non fornisce ai detenuti tutto il necessario per vivere. Non solo non fornisce carta, penna e francobolli per poter comunicare con l’esterno, ma non fornisce neppure la biancheria intima, il sapone ed altre cose necessarie. I detenuti che non hanno nessuno all’esterno che possa provvedere a queste loro necessità si trovano completamente abbandonati. Francesco ci ha chiesto una mano per aiutarli e noi abbiamo risposto “adottando” un carcerato, ossia prendendosi l’impegno di aiutare un preciso ma anonimo carcerato, maschio o femmina, con 25 euro al mese per almeno 6 mesi. Queste tre lettere di due carcerati che ringraziano il loro anonimo benefattore di Montespertoli.
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